domenica 24 gennaio 2010

L'Italia censura la diffusione di video in internet

Un decreto impone ormai un’autorizzazione per poter diffondere dei filmati sulla rete. L’opposizione critica un attacco alla libertà d’espressione.
In Italia i video su internet hanno i minuti contati. Secondo un decreto adotatto dal Parlamento italiano e che entrerà in vigore il prossimo 27 gennaio, al fine di “diffondere e distribuire su internet immagini animate, accompagnate o meno dal sonoro”, è ormai obbligatoria un’autorizzazione rilasciata dal ministero italiano delle Comunicazioni.
“La legge assoggetta la trasmissione di immagini sulla rete alle stesse regole caratteristiche della televisione, che richiedono ad ogni diffusione un’autorizzazione preliminare rilasciata dal ministero delle Comunicazioni, è una limitazione incredibile al modo di funzionamento di internet”, ha ricordato sul suo blog Paolo Gentiloni, ex ministro delle Comunicazioni e membro dell’opposizione. “Tale decreto è un vero e proprio scandalo”, ha aggiunto.
Siti di condivisione di video, come YouTube, saranno sottoposti agli stessi obblighi a cui è sottoposta la RAI.
“L’applicazione di una direttiva europea”
La legge è già largamente condannata dall’opposizione, da differenti associazioni così come da aziende del digitale, che parlano di un attacco alla libertà d’espressione.

Il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, insiste sul fatto che “questa legge non è altro che l’applicazione della direttiva europea 2007/65/CE
Per Nicola D’Angelo, commissario dell’autorità delle Comunicazioni, tale legislazione è contraria allo spirito della direttiva europea. L’Italia diviene “l’unico paese occidentale nel quale è necessaria un’autorizzazione preliminare del governo prima di utilizzare questo genere di servizi”, aggiunge. “Questo aspetto costituisce un rischio per la democrazia.”
Dal canto suo, l’associazione per la difesa della libertà d’espressione Articolo 21 denuncia delle “restrizioni” che “impediranno la testimonianza della vita degli italiani sotto forma d’immagini animate su internet.”
Paolo Romani si difende: “Il decreto non intende censurare l’informazione sulla rete, e ancora meno influire sulla possibilità d’esprimere le proprie idee ed opinioni attraverso blog, reti sociali.”

Conflitto d’interessi per Silvio Berlusconi
Altri puntano sul conflitto d’interessi di fronte a cui si trova Silvio Berlusconi, primo ministro italiano e proprietario della rete televisiva Mediaset. In effetti, con questa nuova legge, i siti di condivisione di filmati saranno privati degli estratti di trasmissioni diffuse sui canali del gruppo Mediaset. Mediaset ha accusato YouTube di violazione dei diritti d’autore, citandolo per 500 milioni di euro. (Ho tolto il “che” perchè secondo me il giornalista ha fatto casino)
Google, proprietario di YouTube, in un’intervista a bloomberg, si è dichiarata “un po’ inqueta” per la nuova legge italiana.
Inoltre, il gruppo non ha così più da temere la concorrenza delle televisioni su internet. Per Alessandro Gilioli, giornalista e blogger di L’Espresso, questa legge mira a polverizzare la concorrenza delle TV sulla rete. “È il metodo Berlusconi [...] ammazzate i vostri nemici intanto che sono piccoli. Ecco perchè tutti quelli che fanno TV-internet, devono ottenere un’autorizzazione dal Governo e superare una miriade di barriere amministrative”, osserva.
In attesa, il decreto deve essere mandato dall’opposizione dinanzi il Consiglio di Stato italiano.

martedì 19 gennaio 2010

Mobilità, da Bologna a Verona in bicicletta

(18 gennaio 2010) - In bicicletta sulla Bologna-Verona. Il primo passo per la realizzazione del collegamento ciclopedonale, che si snoderà sull’area dell’ex linea ferroviaria, è avvenuto con la firma di un protocollo da parte di Regione, Rfi, le Province di Bologna e Modena e i nove Comuni interessati (Anzola dell’Emilia, Camposanto, Calderara, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, Sant’Agata Bolognese, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto).

Il protocollo prevede la presa in comodato d’uso gratuito da parte delle due Province dell’area di sedime dismessa da Rfi. Con la sottoscrizione per la Bologna-Verona viene quindi portato avanti quel "patto", firmato da Regione e associazioni di settore nel giugno 2009, per sviluppare la mobilità ciclopedonale in Emilia-Romagna, promuovere comportamenti individuali sostenibili, recuperare e valorizzare le aree degli ex tracciati ferroviari: a questo scopo è già stato definito tra Regione e Rfi uno schema di comodato d´uso per le aree di sedime, che potrà essere utilizzato in casi analoghi.

"La costruzione di questo percorso ciclopedonale ha alcune particolarità – ha sottolineato l’assessore alla mobilità e trasporti Alfredo Peri – : le dimensioni complessive dell’opera e il coinvolgimento, molto attivo, dei Comuni interessati. Oltre, naturalmente, alla disponibilità di Rfi a dare in comodato d’uso gratuito l’area di sedime. Lo dico con soddisfazione, perché tutto ciò rivela una forte sensibilità verso una mobilità ‘dolce’ e realmente ecosostenibile".

Peri ha poi ricordato come, all’interno dell’impegno della Regione per lo sviluppo della mobilità ciclistica, si sia appena conclusa la gara per l’acquisto di 1000 bici che verranno usate con i Comuni per il bike sharing. "Vogliamo associare – ha aggiunto Peri – il servizio di bike sharing a Stimer, il sistema di tariffazione integrata regionale, in modo tale che in futuro sarà possibile utilizzare un unico titolo di viaggio anche per noleggiare la bicicletta".
Tra gli altri impegni della Regione, l’aumento dell’accessibilità delle biciciclette ai treni attrezzando in modo idoneo alcune carrozze e il miglioramento della segnaletica per le due ruote in prossimità delle stazioni.
foto: la firma dell'accordofoto: persone in biciclettaCosa prevede il progetto
La Regione ha accolto la proposta di un gruppo di lavoro dei “Comuni della linea Bologna-Verona per la realizzazione di una pista ciclabile interprovinciale” con capofila il Comune di San Giovani in Persiceto, impegnato dal 2005 per la valorizzazione dell’area di sedime dell’ex linea ferroviaria.

Un primo tratto del percorso ciclopedonale - e più precisamente quello che va da San Giovanni in Persiceto a Crevalcore - è già finanziato: con gli Accordi di programma 2007-2010 la Regione ha programmato per la sua realizzazione 300mila euro, che verranno destinati ai Comuni di San Giovanni in Persiceto e Crevalcore. I Comuni stanzieranno a loro volta altri 300mila euro per l’intervento (l’investimento complessivo, dunque, è di 600mila euro). E’ previsto inoltre l’avvio di un network, che vedrà la Regione come project leader, per reperire cofinanziamenti europei per il completamento del percorso.

Il tracciato della vecchia linea, che si sviluppa da Osteria nuova a Mirandola per circa 35 chilometri, si inserisce strategicamente all’interno di reti di percorribilità ciclistica nazionali ed europee (BicItalia ed EuroVelo). Reti di mobilità “lenta” basata su corridoi liberi da traffico, che interagiscono con il tessuto urbano penetrando nelle città, con molteplici risvolti: miglioramento della qualità ambientale e della salute dei cittadini, realizzazione di una mobilità “dolce” e altamente sostenibile (proprio perché a impatto zero), promozione di un turismo sulle due ruote.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

mercoledì 16 dicembre 2009

Mini idro: una carta ancora tutta da giocare

26 novembre 2009 – Grandi prospettive anche per l’idroelettrico, una tra le prime fonti rinnovabili sfruttate

in Italia. All’argomento è dedicato il convegno “Mini &

Micro, il futuro verde dell’idroelettrico”, nell'ambito

di Greenergy Expo ed Enersolar+.

Al suo interno è intervenuto nella mattinata di oggiFrancesco Tornatore, dell’Autorità del bacino

del Po(foto), che ha sottolineato come nell’alveo del più grande fiume italiano siano in funzione circa 890

impianti con una taglia media di oltre 500 kW.

“Per piccole centrali di questo tipo – ha detto Tornatore – c’è ancora margine di svilupposoprattutto lungo il corso di Po, Oglio, Adda, Ticino e Dora Baltea, i corsi d’acqua principali. Mentre il microidroelettrico può trovare spazio su corsi minori, soprattutto dove esistano già opere di captazione o traverse esistente, in modo da sfruttare i salti d’acqua che garantiscono la produzione di energia senza modificare ulteriormente l’ambiente”.

“L’idroelettrico – ha ricordato Tornatore – è una buona opportunità ma deve garantire il cosiddetto Deflusso Minimo Vitale, che garantisce la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali.

Lo sviluppo di nuovi impianti deve quindi tenere conto di questi parametri vitali minimi”.

mercoledì 9 dicembre 2009

Fondo di solidarieta' per l'agricoltura


   

Duecento milioni di euro per il Fondo solidarieta' nazionale, sia per il pregresso, sia per le annualita' 2010 e 2011. E' stato assunto in tal senso un impegno politico con la delegazione di Confagricoltura, guidata dal presidente Federico Vecchioni, da parte del relatore della Legge Finanziaria alla Camera Massimo Corsaro.

L’incontro con Confagricoltura è venuto al termine della manifestazione dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli a Roma in piazza Montecitorio, a cui hanno partecipato nutrite delegazioni di agricoltori di tutte le regioni del Nord Italia (il 15 dicembre ci sarà invece il sit-in degli agricoltori del Centro-Sud). Nell'incontro Confagricoltura ha ricordato che il sistema dell’assicurazione agevolata permette allo Stato di risparmiare ingenti risorse per il ristoro dei danni provocati dalle calamità naturali.
Nel corso della manifestazione sono intervenuti numerosi esponenti politici a portare la loro solidarietà ed attenzione alle richieste di Confagricoltura. In evidenza gli interventi di Pier Ferdinando Casini (Uda) e Antonio Di Pietro (Italia dei Valori), del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo (Pdl) e del vicepresidente Angelo Zucchi (Pd); degli on. Carlo Nola (Pdl) e Michele Vietti (Udc).
Il presidente dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, Federico Vecchioni, ha rimarcato ai partecipanti come Confagricoltura non chieda aiuti ma incentivi per superare la drammatica crisi in atto. E che venga esteso concretamente lo scudo fiscale anche all’agricoltura alla pari degli altri settori produttivi.
Fonte ImpresaMia.it

domenica 6 dicembre 2009

Car pooling, il progetto del Comune di Reggio Emilia per promuovere l’uso intelligente dell’auto privata

Parte “Auto condivisa” – Car pooling, il progetto del Comune di Reggio Emilia per promuovere l’uso intelligente dell’auto privata, aumentando il numero di occupanti per auto e combinando percorsi e orari comuni.

Partecipare è molto semplice: basta iscriversi nella sezione dedicata alla registrazione.
Il software, procederà in seguito ad intrecciare il proprio profilo con altri simili riguardo orari e tragitti percorsi giornalmente.
Successivamente, ciascuno riceverà nella propria casella di posta elettronica i nomi delle persone con cui potrà formare un equipaggio.

I dettagli a :  http://www.carpooling.comune.re.it/portal/

lunedì 23 novembre 2009

IN-FORMAZIONE Incontri su Rete Natura 2000 La Provincia di Reggio Emilia, il CIEA Val d'Enza e numerosi altri partner, organizzano un ciclo di incontr

Rete Natura 2000 è un insieme di aree di interesse naturalistico, paesaggistico e culturale che copre circa il 13% del territorio provinciale, dal crinale al Po. Tali aree, riconosciute dalla Comunità Europea, rappresentano una risorsa molto importante per le opportunità di salvaguardia dell'ambiente, gestione sostenibile del territorio e promozione di una fruizione consapevole.

Nonostante le notevoli opportunità che il sistema offre, vi è ancora molta disinformazione in materia; è per questo motivo che il progetto La sostenibilità della tutela ambientale si è dato come obiettivo la diffusione di informazione e conoscenza in merito.

A tal proposito è stato promosso un calendario di incontri, scaricabile da questa pagina, dedicati a coloro che, a vario titolo, operano al fine di valorizzare il territorio e le sue risorse. Il target di riferimento è costituito principalmente da tutti gli operatori agricoli e forestali e gli operatori turistici, per illustrare le generalità del sistema Rete Natura 2000, le principali normative in materia, buoni esempi e buone pratiche e le opportunità che il sistema offre.


Per informazioni:
Cooperativa Incia
347/7079453
ciea.enza@comune.bibbiano.re.it

Regolarizzazione vigneti: modalità e tempi Le domande vanno presentate al servizio Sviluppo economico, Agricoltura e Promozione del territorio della P

La Provincia di Reggio Emilia rende noti i termini per la presentazione delle domande volte alla regolarizzazione dei vigneti impiantati illegalmente dall’1/04/1987 al 31/08/1998, in ottemperanza della Legge Regionale 16 del 4/11/2009. Le domande, in marca da bollo, vanno presentate tramite CAA alla Provincia - Servizio Sviluppo Economico Agricoltura e Promozione del Territorio - via Gualerzi 38-40 Mancasale entro il 30 novembre 2009.
Alla domanda devono essere obbligatoriamente allegati, pena il decadimento della stessa, due distinti versamenti su conto corrente postale numero 10912426, intestati alla Provincia di Reggio Emilia con le seguenti causali:
- “L.R 16/09 Art. 6 comma 5” (6 mila euro/Ha per la regolarizzazione)
- “L.R. 16/09 Art. 6 comma 6” (1.000 euro/Ha per ogni anno di mancato avvio alla distillazione, fino ad un massimo di 5 mila euro ad ettaro)
L’omessa regolarizzazione delle superfici entro i termini comporta:
a) l’obbligo del produttore di estirpare a proprie spese le superfici vitate illegali;
b) il pagamento della sanzione di 12 mila euro ad ettaro, nuovamente applicata ogni 12 mesi, fino all’adempimento dell’obbligo di estirpazione;
c) dalla vendemmia 2009, il pagamento della sanzione da 2 mila a 6 mila euro/ ettaro/anno, in caso di mancata presentazione del contratto di distillazione.
E’ possibile visionare il testo della Legge Regionale e scaricare il modulo di domanda sul sito Internet della Provincia di Reggio Emilia nella sezione Servizi on line, Bandi e Appalti. Per informazioni è possibile contattare Giuseppe Ferri (telefono 0522.444 660) o Alessandro Redeghieri (0522.444 682) del servizio Sviluppo economico, Agricoltura e Promozione del territorio della Provincia.